15.5.07

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI!

Come da rituale, ogni giorno prima della diretta in radio, apro la posta e scorro i messaggi...
a parte le tantissime offerte per acquistare VIAGRA (per caso conoscono la mia età?!?!?mah...) mi soffermo su quella di Michi...
"Ciao Marco! Chissà perchè mi è venuto in mente solo oggi...nn ti ho mai segnalato questa cosa: nel sito di mio cugino (Cristiano Basile) e cioè www.studiolegalebasile.com trovi il libro che ha scritto lui 2-3 anni fa... FA PIEGARE IN 2 DAL RIDERE!!! LO DEVI LEGGERE!!"
Vado...
Fantastico!!! Che flash-back!!!
Lo devo invitare in radio!!!
Leggetevi la sua presentazione del libro, che si chiama "Da New York a Miami: cronaca (semiseria) di un viaggio"

"Classe energetica A. Conforme CEE. Adatto a bambini inferiori a 90 anni d'età. Può essere tranquillamente ingerito o inalato. Custodia e gancio da cintura sono esclusi. Si declina ogni responsabilità per qualsivoglia cosa vi possa accadere a causa o per effetto del medesimo. Allacciate le cinture fino a che l'apposito segnale non verrà spento. Il libro costa 10 euro ma questa e-mail è gratis. Libro+mail=10 euro. Alla fine non è neppure tanto. Le successive ristampe che si avranno numerose da qui al 2015 dovrò farle pagare di più. La cultura non ha prezzo. Con 10 euro non ci prendi nemmeno una scatola di cioccolatini. Che cosa ci dovrà fare poi uno con una scatola di cioccolatini. Che tanto nelle scatole assortite ce n'è sempre almeno il 38-42% che non ti piace. Lo morsichi, trovi un agghiacciante ripieno al limone o al Grand Marniè o come minchia si scrive, e lo lasci giù. Poi ormai le scatole di cioccolatini sono passati di moda. Robe da fricchettoni. Meglio comprare un libro. Non uno qualsiasi: sto libro.
Per ordinazioni superiori a 10 pezzi verrà praticato uno sconto del 2% sul prezzo di copertina. A mia discrezione insindacabile, però. Come mi gira. Mi gira bene ok, mi gira male niente.Spesso mi gira male.
Per ordinazioni superiori a 20 pezzi verrà regalato un Dylan Dog ristampa, alcuni trasferelli a casaccio che mi sono avanzati da quand'ero piccolo, un berrettino con visiera delle Olimpiadi di Los Angeles '84, una gommapane seminuova, Puffo surfista senza surf (il surf l'ho perso due giorni dopo averlo comprato), un rattoppo Naj Oleari per i jeans (solo per paninari doc) e un Biancorì scaduto da soli 16 anni.
Per ordinazioni superiori a 30 pezzi regalerò una batteria di pentole.
Se non sapete suonare la batteria di pentole vi potete pigliare il mio flauto delle medie. Usato pochissimo e quasi mai per suonarci. Ottimo per tirar fuori la pallina che mi finiva sotto il letto. Non ci arrivavo con la mano e mi aiutavo col flauto. La lana che c'era sotto al letto gli restava appiccicata che era un piacere. Nemmeno col mocio ne portavi via così tanta.Se non volete nemmeno il flauto sarete omaggiati con:
a) un 45 giri in vinile a scelta tra "Cicale" di Heather Parisi e "Noi ragassi di hoogi" di Luis Miguel (che come tutti sapete è morto nel terremoto di Città del Messico);
b) una coppia di bamboccini della IP raffiguranti i giocatori della Nazionale di calcio dei mondiali di Italia '90 (ve lo dico fin d'ora: tra Ferri e Schillaci non c'è differenza, il bamboccino è lo stesso);
c) un paio di espadrillas blu (da portare calzate tutte perchè a ciabatta le portano i drogati, quelli con la Renault 4 rossa);
d) due palline click-clack, quelle sfere di legno legate alle estremità di una cordicella che andavano fatte oscillare e sbattere tra loro in modo sempre più veloce, fino a riuscire a farle sbattere continuativamente sia sopra che sotto. Questo gioco produceva un rumore infernale (un clic-clac continuo e dannatamente fastidioso), ma soprattutto notevoli danni all'ossatura di mano e polso utilizzati per muovere le palline. Questo è un esempio di sequenza audio tipo: Click clack click clack clik .. clack .. click .. clack .. clack . Ahi. click clack click clack click clack click clack Ahi. click clack click clack Ahia!!! Porc... clik . clack . click . clack click click click .. (ripetere all’infinito);
e) un tubetto senza tappo di dentifricio Paperino's gusto chewing-gum e banana;
f) alcuni pentolini e piattini di plastica a casaccio delle mie cugine quand'eran piccole. In alternativa ai pentolini e piattini, un Cicciobello negro senza un occhio e con le braccina rimontate al contrario.
Fino ad esaurimento scorte.In caso di parità verrà fatta la conta, ma al momento non ho ancora deciso quale.
La più comune è senza dubbio "Ambarabà-cicì-cocò-tre-civette-sul-comò-che-facevano-l'amore-con-la-figlia-del-dottore-il-dottore-si-ammalò-am-ba-ra-bà-ci-cì-co-cò". La precisione di una simile filastrocca è praticamente pari a zero, dal momento che a seconda che acceleri la cantilena o il braccio con cui indichi i partecipanti, la scelta può ricadere su uno piuttosto che un altro. Tra l’altro mi sono sempre chiesto chi sia quella maiala della figlia del dottore, e come cazzo faceva a scopare con tre civette su un comò, ma queste sono cose tutte mie.
Un’altra conta è “Pa-ssa-pa-peri-no-con-la-pi-pa-in-boc-ca-guai-chi-glie-la-toc-ca-glie-l’hai-toc-ca-ta-pro-prio-tù!”. In realtà però questa l'ho sempre usata poco, per me la fanno solo i bambini di campagna.Personalmente preferisco le mitiche cappe. “Facciamo le cappe per chi inizia in porta” ha detto anche sabato scorso un mio compagno di calcetto, commercialista trentenne. Biribim-bum-bam, e butti giù, con una sola mano, facendo un numero con le dita.
Nell’uno-contro-uno ho sempre ritenuto che il caso non centrasse proprio nulla: se vincevo era perché ero stato bravo. Io sceglievo sempre dispari e buttavo o 0 o 1. Mi ero autoconvinto che fossero maggiori le probabilità di vittoria, e forse per qualche motivo di aritmetica o di probabilità era davvero così perché vincevo spesso. Ero una bestia. Oggi non so. Oltre all’uno contro uno, che si poteva anche fare “alla terza” (lo facevi quando la paura di perdere era eccessiva), c’era la versione per tre o più giocatori. In quel caso ci si metteva in cerchio, si faceva l’immancabile Biribim bum bam e si buttava, non prima di aver detto l’immancabile “da me verso di te” per indicare la direzione verso cui far la conta. Spesso chi effettuava la conta era anche mediamente ferrato in algebra, cosicché accadeva che interrompeva il conteggio facendo moltiplicazioni che solo lui sapeva ed indicando il prescelto senza arrivare alla fine della conta. C’era sempre qualcuno che non capiva e che tentava di impugnare il risultato (generalmente colui che usciva); gli altri non capivano uguale ma, non essendo toccato a loro, non osavano obiettare nulla. Io non ci ho mai capito un cazzo, e nella "versione allargata" ero sempre il più sfigato e uscivo per primo. Forse perchè in matematica sono sempre stato uno spiantato. In italiano andava un pò meglio. Infatti ho scritto un libro, anzichè inventare un teorema.
Pensa se ero un matematico.Anonimo. Il cocco delle Proff. di scienze, biologia, chimica e tutta sta serie di materie inutili. Dannose, anzi. Impiegavo il cervello in sillogismi insensati ed astratti. Applicavo regole asettiche e sintetiche per la soluzione di problemi irreali, esistenti solo nelle menti disturbate di quegli sbarellati di ricercatori che le inventano. Trascuravo i rapporti umani. Le donne erano per me esseri viventi composti da cellule. Il sesso lo associavo solo ai piselli lisci o rugosi di Mendel, al polline e alle api. Non mangiavo, mi nutrivo. Non parlavo, esteriorizzavo elaborazioni di dati empirici. Mi creavo un insieme e mi ci infilavo dentro portandomi dietro il mio mondo: polinomi e funzioni, strutture algebriche e operazioni n-arie, fattorialità e congruenze, equazioni binarie e parentesi graffe, x e y. Vedevo tutto come tra due assi cartesiani. Alla domanda "come va?" associavo un diagramma di flusso. L'unico gioco praticato era il Cubo che riuscivo a fare in 64 secondi netti. Spugnettavo tutto il giorno coi numeri. Poi magari, alla fine, scrivevo un libro lo stesso. Titolo: "Algoritmi di una vita di merda al quadrato". E come al solito scrivevo di numeri, formule e simboli per lo più incomprensibili. E magari ve lo dovevo anche far pagare di più.
Date retta, meglio così. Cacciate i 10 euro, è meglio per tutti."

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